Claudia Marangoni – Paura & Coraggio
Le paure non vanno mai nascoste, inabissate, giudicate. Vanno baciate, accarezzate, curate.
Le paure non vanno mai nascoste, inabissate, giudicate. Vanno baciate, accarezzate, curate.
Non fermare il battito del tuo cuore, continua ad emozionarti, non piangere, ogni lacrima persa è un po’ di te stesso che se ne va, non avere paura di restare solo ed impaurito seduto al confine della pazzia, stringi forte i tuoi sogni e proteggili, donati il più bel raggio di sole ogni giorno, tieni sempre accesa quella luce nei tuoi occhi, quella luce è speranza, è amore, è puro spirito, è vento, è la più bella stella di qualsiasi notte.
Non avere mai paura di dire la tua, ma pensa sempre a come la dici.
Se un giorno avrai paura di non avere la forza di affrontare la vita, pensa che da piccolo avevi paura del buio, pensa che da adolescente avevi paura delle delusioni, pensa che adesso, da grande, puoi avere paura di tutto ma se sei riuscito a crescere quella forza ce l’hai dentro.
Quando ti ritroverai a non aver più paura del futuro vorrà dire che i tuoi dolori hanno fatto si che tu trovassi la forza di affrontarlo.
Non avere paura da chi ti insulta, ma da chi ti sorride.
Da piccoli ci educano a non aver paura del buio, di ciò che si nasconde nell’oscurità, anzi ci insegnano che l’oscurità essendo priva di ogni forma non cela nulla. Eppure crescendo la paura più grande spesso non riguarda ciò che si ignora, per quello che può nasconde, ma ciò che si mostra d’innanzi a noi e spesso neghiamo, come se la negazione faccia scomparire la paura, come se una mano posta d’innanzi alla luce Sole neghi di fatto l’esistenza di questo.
Il contatto più intimo tra due persone è quando ci si spoglia, dalle paure.
Sono stata fiera di me quando con coraggio e determinazione ho messo fuori dalla mia vita determinate persone. Ci sono valori che vanno ben oltre ad una scelta. Non mi interessa il giudizio della gente riguardo alle mie scelte. Sono stata fiera di me sia quando a determinati atteggiamenti ho risposto e sia quando ho ritenuto fosse migliore il silenzio. Sono stata fiera di me quando ti ho lasciato morire nell’indifferenza più abissale, perché la mia vita è troppo più importante di una persona che nella sua vita non ha saputo essere altro che una squallida comparsa.
Uno dei primi atti di coraggio: riconoscere il proprio nome. All’inizio il mio non mi piaceva molto, poi ho pensato: “i nomi non diventano leggenda perché sono belli. I nomi diventano leggenda per le azioni che compiono le persone.” Volevo che quando qualcuno sentisse il nome “Pietro”, io fossi la prima persona a venire in mente. Ed è così che si comincia: con la voglia di diventare qualcuno, di diventare leggende. O anche, semplicemente, di essere felici.
Non sono un saggio: innanzitutto sono giovane, e comunque i saggi mettono in pratica i loro insegnamenti, io no. Sono il primo ad incitare gli altri alla forza, al coraggio. Il problema sopraggiunge quando bisogna inserire il verbo essere: essere forte, essere coraggioso. L’essere mi annulla, mi spegne, ed inconsciamente mi fa paura. Quella paura di non essere comunque sufficiente.
Le paure ci bloccano, ci rendono fragili. Ricorda, meglio sbagliare agendo che perdere restando fermo a guardare. Non pensare, non parlare: agisci!
Se nella vita vuoi ottenere qualcosa devi anche saper rischiare. Il mio motto è: restare fermo e guardare gli altri proseguire, o avanzare con coraggio. Beh, la seconda sicuramente!
La possibilità di non riuscire nell’impresa fa sì che la stessa diventi interessante.
Per paura di essere uno qualsiasi, ho finito col non essere niente.
Quando la paura s’incastra nell’ignoranza i burattinai si riempiono le tasche di denaro e di speranze. Occorre oggi più che mai la cultura del coraggio e il coraggio della cultura per combattere tutte le mafie, a partire da quelle che albergano in noi.
Molte volte si scelgono le persone in base a ciò che ti circonda, in base alla ragione, in base alla logica dei fatti, degli avvenimenti. Molte volte non si sceglie qualcuno per quello che senti nel cuore. La scelta del cuore è un’altra cosa. È abbandonarsi senza indugio, è dare colpi di testa senza aver paura. Ma noi così attenti da scegliere sempre la strada più semplice, quella che riteniamo giusto, per noi e per chi ci circonda. Interrogati sempre dalle ragioni della vita trasciniamo le nostre incertezze nei luoghi dei nostri silenzi. E continuiamo, senza conoscere davvero il nome completezza, felicità, serenità, continuiamo, e ancora bendiamo il cuore mentre tutto passa. Passa. Ma l’amore è perdere ogni definizione di ciò che ci circonda, l’amore è perdersi, ritrovarsi, rinascere per poi morire, è aprire il cuore, è sbendare l’anima!