Peppe Restivo – Tristezza
Quanto è brutto quando una persona ti ruba il cuore, e poi dopo ricevi una coltellata.
Quanto è brutto quando una persona ti ruba il cuore, e poi dopo ricevi una coltellata.
Sai, quel giorno guardavo quelle margherite, le guardavo mentre mi scendeva una lacrima, mi scorreva sul viso, per poi finire a terra.In fondo avevo solo voglia di pronunciare il tuo nome, volevo urlarlo così forte da sentire le corde vocali spegnersi piano, volevo correre… correre all’impazzata fino a che le gambe avessero ceduto, volevo solo urlare il tuo nome al cielo…Stringere tra le mani quelle margherite che sapevano di te, della tua vita e urlare il tuo nome…
Il mio cuore sta sanguinandoè stato trafitto infinitevolte dalle tue parole.Ho sperato in un tuo ritorno,ma non c’è ritorno per chinon mi vede più.Ti avrei dato la mia vitaperché senza di te nonavrebbe senso rimanere su questo mondo.Sono rimasto solo con i miei ricordicercando di capire il “perché” di questa decisionema ormai tutto è perso, tutto è finito.
La solitudine mi ha fatto doppia perché io non fossi più mancante dell’altro. È attraverso l’altra voce dentro me che mi faccio compagnia: scissa, ma unita; rotta, ma intera; una, ma non una.
Togli quella benda dagli occhi che ti oscura la vista e ritrova te stesso.
Non sono sempre così triste, succede che oggi sono stanca…
Lasciami stare nella mia tristezza, nel mio crogiolo di speranze ormai appassite, lascia che il fuoco che ha arso a lungo diventi cenere. Lasciami qui, in balia del tempo che scorre inesorabile, lascia che il vento mi accompagni dolcemente in un altro luogo. Non cercarmi ancora, non chiamarmi, da lì non c’è ritorno. La giovinezza con le sue gioie e aspettative è presto andata, tutti prima o poi vanno via, anche quel sorriso che per ultimo rimase con me. Lei, ecco, solo lei, la solitudine, eterna compagna di sempre, lei rimane, fa parte di me, è intrinseca nel mio divenire. Per lei gli altri mi hanno lasciato e ora anche tu le cedi il posto, lasci Lei a burlarsi di me.