Emma Marrone – Personaggi famosi
Sembro forte ma dietro la corazza sono fragile.
Sembro forte ma dietro la corazza sono fragile.
Occorre buttar giù dal piedistallo i personaggi famosi. Lo richiede la necessaria stima che bisogna avere per se stessi.
Se fossi un personaggio dei fumetti, sarei Mafalda, il mio migliore amico sarebbe Linus van Pelt, e adotterei il Gatto Felix.
Voglio parlarvi della carezza. Questo gesto in estinzione, rivoluzionario, incompreso persino dal vocabolario. Carezza: “Tenera dimostrazione di amorevolezza e di benevolenza un po’ leziosa che si fa lisciando con il palmo della mano. Esempio: far le carezze al gatto.” Riscopriamo il significato di “carezza”. Tocco della vita. Il Cristo ha resuscitato i morti con una carezza c’è l’accoglienza. In una vera carezza c’è la cognizione del dolore dell’altro, perché reggere il voltaggio di una autentica carezza è difficile quanto un miracolo. È con una carezza che Maometto sposta la montagna e la morte si concilia con la vita. La carezza è un ponte fra due abissi di solitudine. Perciò il cielo e la terra passeranno, ma certe carezze non passeranno mai. (Jack Folla)
Recentemente ho letto la Bibbia. Non male, ma il personaggio principale è poco credibile.
“Marco, perché vai così forte in salita?” “Per abbreviare la mia agonia”
La musica di Vivaldi, è un opera d’arte senza tempo, essa permette di volare con fantasia, la si può immaginare come il suono viaggia nell’eterno incanto della percezione, l’infinito, il suo pensiero è come un posto segreto invalicabile dove può conservare tutto se stesso senza farlo sapere a nessuno, e nessuno lo saprà.
Quando c’è un delitto di mafia, la prima corona che arriva è quella del mandante.
La meta è questa: mettermi sempre là dove io possa servir meglio, dove la mia indole, le mie doti e le mie qualità trovino il terreno migliore, il più largo campo d’azione.
Troisi, a Taormina, ritirando premi per la categoria “Miglior esordiente”: … i ladri già sò venuti a casa mia e s’hanno pigliate tutte’e premi precedenti… mo hanno visto chisti altri tre e loro, tutte cuntente, hanno ditto: “date’e premi a Troisi… che nuje già sapimmo addò sta’e casa”. Io vulevo mannà ccà direttamente a lloro’a se he piglià’…(trad. I ladri sono già venuti a casa mia ed hanno rubato tutti i premi precedenti… Ora stanno vedendo questi altri tre e sono tutti contenti; stanno già dicendo: “date i premi a Troisi… che noi già sappiamo dove abita”. Io avrei voluto mandare direttamente loro qui a ritirarli…)
Metello Nipote, durante una causa, cercava di insultare Cicerone ricordandogli i suoi non illustri natali. Di tanto in tanto, intendendo ferirlo, gli domandava: “Chi è tuo padre?” Cicerone, dopo averlo lasciato parlare per un po’, infine gli rispose: “o Metello, a te non posso chiedere la stessa cosa, perché tua madre ha reso questa domanda estremamente delicata”.
A Napoli se po’ mangià sulo pizza e spaghetti. ‘Na vota tornai a casa mia all’improvviso accussì. Bussai alla porta e sentette mio padre che diceva: “Chi è?”. “Sono Massimo”. Mio padre aprì e disse: “Meno male che si tu, viene avanti e chiude’a porta – presto! – stammo magnanno ‘e gnocchi”
Far ridere per me è un’arte. Una cosa che nasce da dentro. Che nessuno può imparare. Ricordo il grande Totò, il maestro Eduardo De Filippo, l’indimenticabile Peppino De Filippo. Guarda caso erano tutti napoletani. I napoletani sono nati per far ridere.
Essere famoso penso sia un sogno, esser nessuno penso sia quasi realtà.
Bernardo Caprotti di esselunga sta alla coop come Matteo Renzi sta al pd.
Simil uom né maggior non nacque mai.
Era semplice per Gandhi praticare la non violenza non essendo mai stato in tangenziale. Con i lavori in corso. A Roma. In agosto.