Peter Handke – Stati d’Animo
Nella mia mansarda mi metto spesso davanti alla bocca dell’abbaino, solo per vedere le nuvole. Perché allora sento che sono ancora viva.
Nella mia mansarda mi metto spesso davanti alla bocca dell’abbaino, solo per vedere le nuvole. Perché allora sento che sono ancora viva.
Lasso, le membra adagio sul soave giaciglio. Prossima è la notte, m’accompagna a vegliar l’aurora…
Oh sì, dammi una ragione in più per dimenticare che a volte basta il pensiero per essere morti.
Quando ti lasci dietro quella porta, la tentazione di lasciarla socchiusa è forte, quel desiderio di un ritorno travestito di masochismo e ingenuità, quello spiraglio di luce, così minuscolo, ti lacera i pensieri, li contorce e li umilia. Ho capito che quando ti volti a guardarla, devi trovare il coraggio di spingerla un po’ più in là, gettare la chiave nei solchi del passato e iniziare a camminare, senza paure, claudicante ma fiero, senza meta.
È un piacere che fa male scavare dentro se stessi, fino a trovare le proprie paure più profonde.
L’inquietudine è la paura del mare in burrasca e il bisogno di navigarlo.
La serenità è una strada molto lunga e anche molto difficile da percorrere.