Peter Handke – Stati d’Animo
Nella mia mansarda mi metto spesso davanti alla bocca dell’abbaino, solo per vedere le nuvole. Perché allora sento che sono ancora viva.
Nella mia mansarda mi metto spesso davanti alla bocca dell’abbaino, solo per vedere le nuvole. Perché allora sento che sono ancora viva.
Per chi sa volare con l’immaginazione. Le ali non servono.
Tu resta pure con chi si mette in posa, io sto con chi osa e regala la banalità a chi ce l’ha già e se la sposa.
La noia non mi appartiene e sai perché? Sono troppo folle, ribelle e soprattutto matta!
Il meraviglioso esiste e lo hai dentro. È ciò che ti porta a credere ancora e sempre. Ciò che ti porta a stiracchiarti di primo mattino e sussurrare, “Vita, vengo a prenderti”. Il meraviglioso è l’essenza di lavanda che aleggia per casa, le gocce di pioggia che canticchiano sulla grondaia, il tuo gattino che morbidamente gironzola per la stanza e ti osserva, come a dire “Io non ti perdo no”. Meravigliosa è la gente che incontri per strada e senza motivo ti sorride, è un cornetto caldo e la musica che ti accompagna mentre ti vesti. Il meraviglioso è intorno, basta sentirlo.
Volevo rassicurare tutti quelli a cui sono antipatica, di non preoccuparsi, perché li capisco benissimo: provo lo stesso sentimento nei loro confronti.
Confusione, con-fusione, mi fondo in me per ritrovare te. Eco molle, risonanza emozionale. Babele di sapori, bolgia di odori, zibaldone di ricordi, mescolanza di me e di te, nuova miscela. Fusa con la carne, confusa con i pensieri, stritolata dalle ossa, le parole e le promesse, uccisa e dimenticata. Sono confusa, mi confondo, anonima, tra la folla.