Philip Pullman – Libri
Se mai una cosa poteva essere del colore dell’ombra quella era la lama sottile.
Se mai una cosa poteva essere del colore dell’ombra quella era la lama sottile.
Mi spingeva una voglia di andarmene, lasciare tutto. Ma non sapevo dove, la mia voglia non aveva un volto, era una velleità infantile.
Quando giunsi a Fairy Oak, le bambine stavano per nascere. Avevo fatto un lungo viaggio e attraversato molti regni magici per raggiungere il villaggio della quercia fatata. Le mie ali erano stanche, ma l’emozione mi impediva di fermarne il tremore: si capisce, era la mia prima esperienza di lavoro!- Buon giorno. Mi chiamo Sefeliceiosaròdirvelovorrò e sono la fata baby-sitter che avete richiesto al Gran Consiglio! – dissi all’anziana signora che si era affacciata alla porta.
Si devono pur sopportare dei bruchi se si vogliono vedere le farfalle… Dicono siano così belle!
Uno scrittore che parla dei propri libri è quasi insopportabile quanto una madre che parla dei propri figli.
Ogni uomo in più che impara a leggere è un altro lettore per Molière.
Era una notte di ottobre, nel cielo c’era la luna piena, il mare aveva grandi onde che si infrangevano rumorose, una dopo l’altra, sulla sabbia.Nell’aria percepivo qualcosa di diverso. Accade sempre così quando c’è l’alta marea e le onde crescono sotto l’influsso della luna.Abitando in riva al mare, dove sono nato, ho sempre avvertito i più lievi cambiamenti del tempo, il nascere del vento e il formarsi delle maree. Quella notte mi sentivo pervaso da una grande ansia e da una solitudine infinita. Quante volte questi pensieri di malinconia, nostalgia. Rimpianto mi trovavano spaventato e solo a do mandarmi: Perche?(da “Alle porte della vita”)