Philip Pullman – Libri
È per questo che sei tu quello che amo. Perché sei appassionato e forte, oltre che intelligente. E ho proprio dovuto abbandonarlo per venire qui da te e dirti tutto.
È per questo che sei tu quello che amo. Perché sei appassionato e forte, oltre che intelligente. E ho proprio dovuto abbandonarlo per venire qui da te e dirti tutto.
La cosa più strana è che io uso le parole per ancorarmi, e poi sono proprio loro a spingermi verso l’ignoto, come mappe mute da riempire di luoghi, perché ogni parola detta con precisione apre uno spazio vuoto attorno, come il molo di un porto.
Esiste un incanto nell’acqua che scorre; resto seduto ipnotizzato dalla sua bellezza: l’acqua, il più unificante degli elementi, che unisce la terra e il mare e l’aria in un cerchio vivente. Ha uno scorrimento incanalato, a differenza dell’aria, e i suoi cicli sono vasti, inglobanti i tre stati naturali. La neve e il ghiaccio restano compatti anche per anni sulle creste e sulle cime, per rompersi e sgelarsi improvvismanete quando le nevi si sciolgono. L’acqua, che raggiunge profondità molto più elevate delle altezze dei picchi più alti, rimane nel mare finchè risale e viene immessa nell’aria come vapore…. Niente è più molle e debole dell’acqua, ma contro ciò che è duro e forte niente può superarla…… sono sicuro che nella mia vita capiterà di bere alcune molecole di acqua che passano in questo momento nella cascata che sto guardando. Non solo la sua immagine diverrà parte di me: e le sue particelle diverranno non solo parte di me, ma di tutto il resto del mondo… (da “Autostop per l’Himalaya”)
“La sta uccidendo vero? Sta morendo”. E dicendolo ebbi la certezza che la mia faccia era una copia sbiadita della sua. Più incerta e diversa, perché io ero ancora sotto shock. Ancora non me ne capacitavo, stava succedendo troppo in fretta. Lui aveva avuto tutto il tempo di rendersene conto. Ed era diversa perché io l’avevo già persa tante volte, e in tante maniere diverse, nella mia mente. E perché non era mai stata fino in fondo mia, perciò non potevo perderla davvero.Era diversa anche perché non era colpa mia.
Il buio e l’attesa hanno lo stesso colore.
Ogni parola porta in grembo il peso della sensibilità di chi l’ascolta.
Si chiamava ispirazione, dicevano alcuni. A lei sembrava più l’urgenza dei personaggi di arrivare a destinazione, come se l’autore, in realtà, fosse solo il mezzo di trasporto, un corriere espresso delle idee.