Pierluigi Cavarra – Società
In Italia mi sento un po’ come il figlio che viene derubato dal padre…
In Italia mi sento un po’ come il figlio che viene derubato dal padre…
Se ami davvero ti verrà difficile NON pronunciare “Ti Amo”!
Si dice che quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l’aspetto di giganti. Accade questo perché lo Stato non valorizza il cittadino colto ed affidabile e non oscura quello ignorante e imprevedibile. In Italia l’informazione è gestita male, perché se tutti hanno veramente accesso alla parola, il governo del popolo, diventa il governo della commedia e la democrazia finisce per rallentare il progresso della civiltà. Qualsiasi bugia, se ripetuta frequentemente, si trasforma gradualmente in verità. Bisogna dare meno spazio ai nani e valorizzare le idee dei cittadini onesti, che hanno le basi e il coraggio di cambiare questo Paese.
L’ho visto con i miei occhi, ormai l’ho visto troppe volte. Il mondo, le persone, nulla va come noi vorremmo.
È stato peggio di un crimine, è stato un errore.
La mia bravura è fuori discussione, la mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano. Sono loro che devono dimostrare a me di essere bravi…
Non si fa la democrazia con le leggi. La si fa con l’istruzione, con l’informazione, e con l’impegno giornaliero di ogni cittadino.Avere ignoranza, mancanza di informazione, indolenza generale, e un apparato burocratico immenso, allena soltanto gli evasori legali, e dà spazio a millantatori e a capi regime.