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  • Fabio Privitera – Vita

    Le persone cambiano, ma quando il cambiamento è in positivo per se stessi e per gli altri è meglio dire che le persone divengono ciò che già sono, intendendo con ciò quello che è insito nel loro potenziale umano. Noi conosciamo noi stessi tramite le esperienze esterne e le sensazioni interne che queste ci producono. Una sorta di scambio tra la coscienza che prende atto di quello che sta accadendo e regola l’atteggiamento in base a quanto abbiamo imparato in precedenza, ai desideri e alle credenze, è l’inconscio che possiede una sorta di mappa interiore della propria “morale d’azione interiore”, vale a dire come lei agirebbe a prescindere dalla presa d’atto di coscienza. È questa a provocare le emozioni positive o negative, premendo sulla “membrana” che la separa dalla coscienza affinché si adegui alla morale interiore.Così quando la coscienza ci porta ad agire secondo la morale d’azione inconscia, ci sentiamo bene, appagati, felici, propositivi e in grado di proseguire verso la direzione del nostro vero essere, del divenire. In caso contrario diventiamo frustrati e ansiosi, incapaci e anzi indifferenti alla necessità di comprendere gli altri. L’ego prende il sopravvento, la parte desiderativa devasta i sogni dell’intuito, così ci allontaniamo dal nostro essere, invece di sfociare al mare della conoscenza interiore, risaliamo la corrente fino a perdere le forze e la volontà d’affrontare le occasioni della vita. L’equilibrio è questo, non è non compiere errori, non è l’essere perfetti, ma la presa di coscienza che le nostre emozioni non sono solo il riflesso di quanto accade all’esterno, ma la necessità del nostro intuito ad agire per il meglio secondo la propria morale.

  • Silvia Nelli – Vita

    Sono solo una persona come tante, per alcuni non sono niente. Per altri invece sarebbe meglio che non esistessi. Per molti sono troppo dura e arrogante. Qualcuno dice che sono falsa e cattiva. Altri mi definiscono schietta e sincera. Poi ci sono quelli che mi stimano, che mi amano e che credono in me. Poi ci sono io! Ed è la cosa che conta di più… io! E a me non me ne frega una emerita mazza di chi non mi vede, di chi non mi pensa e tanto meno di quelli che pensano che io non sia “Nessuno”, del resto il mondo ha libero pensiero. In fondo anche per me molte persone se non ci fossero si starebbe molto meglio. A me interessa cosa penso io, cosa sento e cosa voglio. Mi interessa quelle persone che sanno chi sono, il resto è “cibo” ormai avariato per il popolo dell’ipocrisia!