Pierpaolo Galota – Vita
La sofferenza quindi è la risposta al male, ma allo stesso tempo risulta essere l’epifania dell’uomo.
La sofferenza quindi è la risposta al male, ma allo stesso tempo risulta essere l’epifania dell’uomo.
E mi commuovo ancora quando mio padre mi dice grazie, mia madre si congratula con me, e mio fratello mi fa gli auguri. Sono e saranno per sempre i miei unici parenti di sangue, devo tanto a loro.
Facile sentirsi in prigione quando non si ha il coraggio di uscirne. In realtà la prigione o la fortezza è la nostra coscienza, con volontà possiamo andare oltre le sbarre della nostra prigione mentale. C’è sempre una via d’uscita, ma non evadere, perché significa non affrontare i problemi. La nostra libertà non è solo fisica, ma è anche mentale. Reagisci, combatti e sarai libero!
Basta vivere avendo sempre l’anima leggera e pulita: tutto ti sorriderà!
Ormai lei sta bene, non sente niente, non soffre, non è felice. Noi soffriamo la sua mancanza, il vuoto che ha lasciato in questa casa è grande e nessun altro può riempirlo. Nessuno può sostituirla.
La nostra fragilità è un dono, serve a ricordarci quanto siamo eterni e provvisori.
Molti vivono circondati dalle proprie balle, dalle bugie che continuiamo a raccontarci. Diventano come bolle di sapone che ci volteggiano intorno. Quando ci si fermano davanti agli occhi, falsano qualcosa, distorcono l’espressione. Ma noi viviamo facendo finta di niente, nella speranza che se ne vadano via da sole.Ci sono giorni però, che le bolle diventano di marmo e non si può più fingere.
E mi commuovo ancora quando mio padre mi dice grazie, mia madre si congratula con me, e mio fratello mi fa gli auguri. Sono e saranno per sempre i miei unici parenti di sangue, devo tanto a loro.
Facile sentirsi in prigione quando non si ha il coraggio di uscirne. In realtà la prigione o la fortezza è la nostra coscienza, con volontà possiamo andare oltre le sbarre della nostra prigione mentale. C’è sempre una via d’uscita, ma non evadere, perché significa non affrontare i problemi. La nostra libertà non è solo fisica, ma è anche mentale. Reagisci, combatti e sarai libero!
Basta vivere avendo sempre l’anima leggera e pulita: tutto ti sorriderà!
Ormai lei sta bene, non sente niente, non soffre, non è felice. Noi soffriamo la sua mancanza, il vuoto che ha lasciato in questa casa è grande e nessun altro può riempirlo. Nessuno può sostituirla.
La nostra fragilità è un dono, serve a ricordarci quanto siamo eterni e provvisori.
Molti vivono circondati dalle proprie balle, dalle bugie che continuiamo a raccontarci. Diventano come bolle di sapone che ci volteggiano intorno. Quando ci si fermano davanti agli occhi, falsano qualcosa, distorcono l’espressione. Ma noi viviamo facendo finta di niente, nella speranza che se ne vadano via da sole.Ci sono giorni però, che le bolle diventano di marmo e non si può più fingere.
E mi commuovo ancora quando mio padre mi dice grazie, mia madre si congratula con me, e mio fratello mi fa gli auguri. Sono e saranno per sempre i miei unici parenti di sangue, devo tanto a loro.
Facile sentirsi in prigione quando non si ha il coraggio di uscirne. In realtà la prigione o la fortezza è la nostra coscienza, con volontà possiamo andare oltre le sbarre della nostra prigione mentale. C’è sempre una via d’uscita, ma non evadere, perché significa non affrontare i problemi. La nostra libertà non è solo fisica, ma è anche mentale. Reagisci, combatti e sarai libero!
Basta vivere avendo sempre l’anima leggera e pulita: tutto ti sorriderà!
Ormai lei sta bene, non sente niente, non soffre, non è felice. Noi soffriamo la sua mancanza, il vuoto che ha lasciato in questa casa è grande e nessun altro può riempirlo. Nessuno può sostituirla.
La nostra fragilità è un dono, serve a ricordarci quanto siamo eterni e provvisori.
Molti vivono circondati dalle proprie balle, dalle bugie che continuiamo a raccontarci. Diventano come bolle di sapone che ci volteggiano intorno. Quando ci si fermano davanti agli occhi, falsano qualcosa, distorcono l’espressione. Ma noi viviamo facendo finta di niente, nella speranza che se ne vadano via da sole.Ci sono giorni però, che le bolle diventano di marmo e non si può più fingere.