Pietro Italo Giovanni Calabrese – Destino
Un istante ci separa dall’inferno; e l’eternità ci divide dal paradiso.
Un istante ci separa dall’inferno; e l’eternità ci divide dal paradiso.
In amore la fedeltà non è né un dovere né un diritto, è un dono: Il dono più meraviglioso che possiamo ricevere.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Chiudi gli occhi e immagina il mondo senza di me. Ora aprili e se hai il coraggio… Lasciami!Close your eyes and imagine the world without me. Now open them and if you are brave… let me go!
La distanza è una meta possibile, per chi affronta l’impossibile per raggiungerla.
Tra l’essere stati ed il non esserlo più, c’è un infinito ritornare.
Per quanto differenti appaiano i destini, una certa compensazione di mali e di beni li rende tutti uguali.
In amore la fedeltà non è né un dovere né un diritto, è un dono: Il dono più meraviglioso che possiamo ricevere.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Chiudi gli occhi e immagina il mondo senza di me. Ora aprili e se hai il coraggio… Lasciami!Close your eyes and imagine the world without me. Now open them and if you are brave… let me go!
La distanza è una meta possibile, per chi affronta l’impossibile per raggiungerla.
Tra l’essere stati ed il non esserlo più, c’è un infinito ritornare.
Per quanto differenti appaiano i destini, una certa compensazione di mali e di beni li rende tutti uguali.
In amore la fedeltà non è né un dovere né un diritto, è un dono: Il dono più meraviglioso che possiamo ricevere.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Chiudi gli occhi e immagina il mondo senza di me. Ora aprili e se hai il coraggio… Lasciami!Close your eyes and imagine the world without me. Now open them and if you are brave… let me go!
La distanza è una meta possibile, per chi affronta l’impossibile per raggiungerla.
Tra l’essere stati ed il non esserlo più, c’è un infinito ritornare.
Per quanto differenti appaiano i destini, una certa compensazione di mali e di beni li rende tutti uguali.