Pietro Taccogna – Desiderio
Guardando solo ad elevati orizzonti, si rischia di inciampare al primo gradino basso.
Guardando solo ad elevati orizzonti, si rischia di inciampare al primo gradino basso.
Mattino… mi sveglio sentendo il tuo profumo addosso dopo una notte abbracciati, coccolati, travolti, amati. Mi tuffo nel cuscino per cogliere ancora il tuo respiro, il tuo sospiro, la tua presenza… mi riaddormento per tornare a sognarti, amarti, possederti!
Non si deve essere padroni dei propri desideri, lo si deve essere della propria volontà.
La mia ambizione più grande è stata quella di avere una carriera senza diventare una donna in carriera.
Il suo corpo era un arazzo appeso alle pareti del mio desiderio.
Ti desidero tanto amore… prosciugare ogni goccia del tuo cuore, della tua passione, farla un’anima infinita mia. Ti amo!
Era neglettamente vestita di bianco; il tesoro delle sue chiome biondissime diffuse su le spalle e sul petto, i suoi divini occhi nuotanti nel piacere, il suo viso sparso di un soave languore, il suo braccio di rose, il suo piede, le sue dita arpeggianti mollemente, tutto tutto era armonia: ed io sentivo una nuova delizia nel contemplarla.