Piotr Aleksejewicz Kropotkin – Progresso
La scienza non fa veri progressi se non quando una verità nuova non trova un ambiente pronto ad accoglierla.
La scienza non fa veri progressi se non quando una verità nuova non trova un ambiente pronto ad accoglierla.
Il progresso rende la vita più comoda, non più bella.
Questa è l’era in cui la tecnologia dà respiro agli ossimori. Uomini sempre meno umani e sempre più umanoidi che comunicano con loro simili rinchiusi nei propri impenetrabili feudi, soprattutto mentali, schiavi di dispositivi elettronici, ormai infallibili surrogati degli occhi. Al silenzio della comunicazione non sarebbe preferibile la comunicazione del silenzio?
Torniamo all’antico e sarà un progresso.
Nelle città c’è nervosismo, infelicità, inquinamento, anche acustico, mancanza di spazio e credete che tutto questo sia evoluzione. Fa ridere.
La via dello spazio non dovrebbe essere vista come una via di fuga, ma una maturazione. Quello che ci si lascia alle spalle in realtà non abbandonerebbe il viaggiatore, che vedrà riflesso nel futuro il suo passato.
Nella società che, illusoriamente, tende al raggiungimento della perfezione, in cui l’uomo, incapace di confrontarsi con il senso del limite, deve vincere sempre e a qualsiasi costo, la debolezza è vista non come una condizione normale e mutabile, bensì come una colpa. Ma la forza stessa che ignora di poter venir meno, a un certo punto, non è forse un ostacolo ancor maggiore della debolezza primaria?