Platone – Felicità
Il più felice, allora, è colui che non ha malvagità nell’anima, dal momento che questo si è rivelato essere il più grande dei mali.
Il più felice, allora, è colui che non ha malvagità nell’anima, dal momento che questo si è rivelato essere il più grande dei mali.
La scena era troppo bella: la notte d’estate, i sandali, i visi rapiti da quella gioia repressa. Mi pareva di essere stato testimone del loro momento più felice, del culmine che senza saperlo si stavano già lasciando alle spalle.
Un sorriso condiviso equivale ad una felicità moltiplicata.
Scusami ma devi essere felice.
Eppure un giorno capirò come funziona la felicità, deve esserci un modo per trovarla, nel frattempo proverò a chiudere gli occhi e sognare, aspettando il giorno in cui aprirò gli occhi e la troverò davanti a me.
Anche se la felicità non dimora nella vostra vita, spesso passa a farvi visita.
Ogni singola emozione dura un attimo, ma costituisce un prezioso tassello, da inserire nel puzzle della nostra felicità.