Platone – Religione
Pare che la verità indichi il vagabondare di Dio.
Pare che la verità indichi il vagabondare di Dio.
Liberami, Signore, chiarisci in me tutto ciò che mi oppone agli altri.
Dio è, e non esiste. La Chiesa non c’è, e si vede.
Così, questo mito della caduta è, in contrasto con le intenzioni dello scrittore e del suo Dio, il mito del trionfo dell’uomo: un doppio e tragico trionfo, perché l’uomo ha conquistato la conoscenza, e perché ha avuto il coraggio di pagarla con la morte. Senza volerlo, l’autore della Bibbia ha scritto una pagina degna del mito di Ulisse nell’Inferno di Dante. Nel pessimismo ebraico-cristiano il diritto alla conoscenza si paga con la morte e la dannazione: ma è un diritto che l’uomo si è storicamente acquisito, e che nessuno può togliergli: parola di Dio.
Dio, per mostrare la sua inesistenza, ha bisogno di chiese.
La nostra ignoranza è Dio, quello che conosciamo è scienza.
Il Signore è lento all’ira, ma grande in potenza e nulla lascia impunito.