Plutarco – Morte
La morte dei giovani é un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
La morte dei giovani é un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
Ogni qualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell’uomo.
E Alessandro andò da Diogene. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, sentendo tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un po’ e guardò Alessandro. Questi lo salutò affettuosamente e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa che potesse fare per lui. “Scostati dal sole”, rispose il filosofo.
Ogni tanto mi perdo tra l’aldiqua e l’aldilà, poi mi ritrovo e scopro che è ora di svegliarmi e pizzicarmi per sapere se sono ancora vivo.
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
Scrivo poiché so per certo che quando morrò le mie parole continueranno a spargersi nel tempo attraverso la voce dei vivi.
I morti non sono mai veramente morti.