Plutarco – Morte
La morte dei giovani é un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
La morte dei giovani é un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
Possiamo pensare alla persona umana – che è l’unico tipo di persona che conosciamo – come un’onda che si alza e si abbassa, o a una bolla che si forma e poi scoppia, sulla superficie del “mare immortale”. Come un’onda o una bolla, la persona umana è effimera.La persona, che vive e muore in un organismo psicosomatico su questo pianeta, potrebbe essere una manifestazione dell’eterna realtà spirituale.
Noi ci consoliamo delle sofferenze della vita pensando alla morte, e della morte pensando alle sofferenze della vita.
Prolungate il più possibile la veglia funebre. Accertatevi che sia morto davvero.
Un attimo prima sta ridendo, scherzando e sei felice e in un secondo tutto può svanire: il tuo futuro, il tuo amore, la tua felicità, la tua vita… Ma è in questi momenti che capisco qual è la vera importanza della vita!
In una vita fatta di catene e tormenti voglio avere la libertà di morire in pace!
La fine della vita è un mistero uguale a quello della nascita: chiedersi cosa c’è dopo la morte è come chiedersi cosa c’era prima.