Plutarco – Verità e Menzogna
Quello che sta nel cuore del sobrio è sulla lingua dell’ubriaco.
Quello che sta nel cuore del sobrio è sulla lingua dell’ubriaco.
Quel che è vero è sempre vero, da qualunque bocca esca.
Certo che ad alcuni l’acca del verbo avere sta come l’aglio nella carbonara.
La realtà è una cospirazione creata dall’illusione dei sensi.
Con quale affetto, con quale pensiero o argomento il primo tra gli uomini ardì insanguinarsi la bocca, avvicinanarsi alle labbra la carne dell’animale morto, ponendosi di fronte i piatti, le vivande e il cibo di corpi uccisi, le membra che poco prima belavano, muggivano, si muovevano e vedevano? Come poterono sopportare gli occhi di scorgere l’uccisione di animali scannati, scorticati e smembrati? E l’odorato come soffrì l’odore? E il gusto come non inorridì per la lordura delle piaghe altrui e il sangue e il marcio delle ferite mortali?
Ci sono persone che mentono talmente bene anche a se stesse, tanto che la verità, non riescono più a trovarla.
L’africano è mio fratello, ma è un fratello più giovane di parecchi secoli.