Wallace Stevens – Poesia
La poesia è la suprema forma letteraria, madame.
La poesia è la suprema forma letteraria, madame.
La poesia è la parola dei secoli.
Una poesia non è mai finita, è solo abbandonata.
Il più sublime lavoro della poesia è dare senso e passione alle cose insensate.
I poeti sono imbottigliatori di nuvole.
L’occhio del poeta, in una felice ispirazione, spazia dal cielo alla terra, dalla terra al cielo; e mentre l’immaginazione riconosce la figura di cose sconosciute, la penna del poeta le trasforme in forme, e dà alle cose astratte una sistemazione terrena e un nome.
Ascolto una musica che non c’èE vive dentro me;il giorno cresce nei miei pensiericon la notte che regna nei sogni.AscoltoI passi di un sonettoSeguendoli tra le rimeDi un cantoEI cui versi toccano il mio cuore.È una musicaCantataPer seguire più in profondità i tuoi sentimentiQuel sole che vive in me,al centro…nel cuore delle emozioni,ci sei tu!
Non si scrive un poema con le idee, ma con le parole.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
La bellezza della poesia è nelle atmosfere di sogno ed emozione che riesce a regalarci.
La metafora è solo una bugia beffarda al servizio della verità.
Cantore grande è colui che canta i nostri silenzi.
Il gioco dell’Universo. (Lo spirito amante della natura).La spiaggia brilla sotto le stelle ed il mare ne bagna le silenti propaggini. Un’onda giunge fino a me… e si ritrae: sembra che voglia rapirmi. Nuovamente torna ad accarezzare e lambire i miei piedi; gioconda sottrae la sabbia intorno facendo sì che io sprofondi un poco. Forse la spiaggia vuol farmi prigioniera? in un rapimento amoroso di amplessi marini? Sembra un gioco bellissimo, nel quale sono complici le acque ed i mille granelli di sabbia. Ma nel gioco male si addice la mia immobilità: fissa nello stupore incredulo. Tutto in torno si muove e accarezza fremendo il mio corpo. Perché rimango immobile? La natura mi chiama mi incita a vivere… a giocare… L’onda gaia continua il suo abbraccio e carezza sensuale la pelle del mio corpo stupito. La spiaggia non accetta la fissità del mio essere; fa vacillare i miei piedi, l’acqua marina che lenta si muove… Un attimo e tutte le membra son parte del mare. La spiaggia mi ha gettata nel grembo fluido della madre schiumosa. Il corpo sospira… si risveglia… miriadi di gocce salate distruggono il torpore. Adesso! la vita penetra in me. Ed io con impeto, al fine travolto, prendo parte al gioco dell’universo.
Le parole sono la prosa dell’amore: i baci, la poesia.
Il sonar l’organo non s’impara da quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa sonare; la poesia s’aimpara della continua lettura de’ poeti.
La poesia non è un modo di esprimere un’opinione.É un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti.
La poesia è una fiamma nel cuore, mentre la retorica è fatta di fiocchi di neve. Come possono fuoco e neve convivere?