Povia (Giuseppe Povia) – Musica
Se perdi una fede non disperartici si allontana per riavvicinarsi.
Se perdi una fede non disperartici si allontana per riavvicinarsi.
Io non so comporre ma la musica è nell’aria, suona nel silenzio, ne ascolto le parole; sono canzoni solitarie, di preghiere, lacrime e sorrisi che sono entrate nel cuore, escono dalle porte delle idee e camminano nel tempo per incontrarsi con la gente tra le strade della vita.
La musica è una legge morale. Essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza, e la vita a tutte le cose.
L’incantesimo misterioso della musica è pari a quello della fantasia più ardita: suscitare emozioni, risvegliare ricordi, disegnare mondi e costruire una realtà dal movimento di un tratto di penna, dalla danza delle note che si inseguono sullo spartito e se ne distaccano per invadere dolcemente le nostre dimensioni, ben più vaste di quelle di un semplice foglio di carta.
Chi dal silenzio sa far nascere musica e non rumore, ha la capacità di dialogare con i cieli.
Ogni musica che non dipinge nulla, è un rumore.
Uso il mio strumento come se suonassi con una voce umana. Suono come se parlassi. Mi piacciono i cantanti.