Alessandro Manzoni – Progresso
Non sempre ciò che vien dopo è progresso.
Non sempre ciò che vien dopo è progresso.
Il tempo ricomincerà a scorrere quando si fermerà.
Se la narrativa scientifica è la mitologia della moderna tecnologia, allora il mito è tragedia.
La tv ci ha diviso, il cellulare ha cambiato i rapporti, i lettori mp3 aumentano l’incomunicabilità.
Patetica eppure grandiosa è la capacità dell’essere umano di credere nel futuro nonostante l’amarezza e la piccolezza del suo destino.
Tutta la religione della spontaneità, della libertà, della creatività, della sessualità gronda del peso del produttivismo; anche le funzioni vitali si presentano immediatamente come funzioni del sistema economico. La stessa nudità del corpo, che pretende di essere emancipata e progressista, lungi dal trovare la naturalezza al di là degli abiti, dei tabù, della moda, passa accanto al corpo come equivalente universale dello spettacolo delle merci, per scrivere i suoi segni univoci, che si evidenziano nel linguaggio dei bisogni indotti e dei desideri manipolati.
Non importa quanto nuova sia un’idea, ciò che conta è come diventa nuova.
Il realista è colui che parla di ogni cosa coi piedi ben piantati per terra.
L’invenzione di un’aeronave pilotabile è solo questione di tempo.
Ti rendi conto che stai passando troppo tempo sulla Rete quando tua moglie dice che la comunicazione è importante in un matrimonio, e allora tu compri un altro computer ed installi un’altra linea telefonica cosicché voi due possiate fare chat.
Progresso vuol dire che per tutto occorre sempre meno tempo e sempre più denaro.
La grande tragedia della scienza: il massacro di una bella ipotesi da parte di un brutto dato di fatto.
Quello che sono, tu sarai; quello che tu sei, io fui.
Bisogna chiamare scienza soltanto l’insieme delle ricette che riescono sempre. Tutto il resto è letteratura.
Amore, per me tu sei come una rosa blu…Un’O.G.M.M.M. (organismo geneticamente modificato molto male).
È la storia della scienza che quando tutti gli accessi e, per così dire, gli ingressi di tutte le menti sono come assediati e ostruiti dai più oscuri idoli che nelle menti sono radicati profondamente e come impressi a fuoco […] può permettere alla luce genuina e originaria delle cose di trovare uno spazio schietto e pulito nel quale rispecchiarsi. […] Il presente è un essere bifronte, guarda insieme al passato e all’avvenire per farsene una precisa idea è quindi importante avere un quadro di tutti e due i tempi, un quadro che abbracci non solo il corso e il progresso della scienza ma anche la previsione del futuro.
Finalmente la nuova frontiera nel vedere la televisione,l’Alta Definizione è diventata realtà…”Ma bravi! Ma complimenti! Effettivamente si vede un po’ più nitido”.