Protagora – Filosofia
Riguardo agli dèi, non ho la possibilità di accertare né che sono, né che non sono, opponendosi a ciò molte cose: l’oscurità dell’argomento e la brevità della vita umana.
Riguardo agli dèi, non ho la possibilità di accertare né che sono, né che non sono, opponendosi a ciò molte cose: l’oscurità dell’argomento e la brevità della vita umana.
Se le persone non si sforzassero di cercare sempre un senso a ogni cosa, ad ogni azione, ad ogni evento o ad ogni istante, riuscirebbero a vivere meglio, con sempre maggiore intensità, consapevolezza e soprattutto passione.
La vita è una storia collettiva che quando prende pieghe dolorose, mette in risalto la capacità degli stolti.
Se tutte le cose sono collegate dalle leggi invalicabili degli elementi, se gli dei, o chi per loro, commettessero illegalità o coprissero quella di qualcun altro, abusando del loro potere, non lo farebbero forse contro quello che rappresentano, quindi contro loro stessi?
-Chi sei tu che, pur cieca e sorda, parli con tanta eloquenza da seccarti la lingua?- Sono l’Ignoranza. E non ho bisogno di vedere e di sentire, per aprire bocca. E tu chi sei che, pur avendo occhi per guardare e orecchio per ascoltare, non hai la mia stessa oratoria e sprofondi spesso nel silenzio?La Conoscenza non rispose.
Dei desideri alcuni sono naturali e necessari, altri naturali e non necessari, altri ne naturali ne necessari, ma nati solo da vana opinione.
Tempo, tempo, come fai a passare così a passi lenti se dopo un attimo non ci sei già più? Oppure passi così veloce senza finire mai?