Qohelet – Filosofia
Meglio la fine di una cosa che il suo principio.
Meglio la fine di una cosa che il suo principio.
L’animale vive in modo non storico, poiché si risolve nel presente, l’uomo invece resiste sotto il grande e sempre più grande carico del passato: questo lo schiaccia a terra e lo piega da parte. Per ogni agire ci vuole oblio: come per la vita di ogni essere organico ci vuole non solo luce, ma anche oscurità. La serenità, la buona coscienza, la lieta azione la fiducia nel futuro dipendono dal fatto che si sappia tanto bene dimenticare al tempo giusto, quanto ricordare al tempo giusto.
Tutto quello che io e te siamo non può essere percepito da altri cuori… solo i nostri.
Riviviamo le stesse esperienze nella speranza che siano migliori.
Perché ciascuno di essi nella infinita serie dei numeri o naturali o dispari, si trova essere il primo della serie dei molteplici che si cancellano o altrimenti sono segnati nella operazione del vaglio di Eratostene.
Per il cameriere l’eroe non esiste: esiste per il mondo, per la realtà, per la storia.
Nessun raggio di sole va perduto, ma il germoglio che esso risveglia ha bisogno di tempo per spuntare.Non sempre è concesso al seminatore di partecipare al raccolto. Ogni opera che abbia valore è frutto di fede.