Qohelet – Guerra & Pace
Ogni violenza compiuta sotto il solela vidie lacrime di oppressinessuno le addolcivae violenza di oppressorinessuno la frenavai morti perché morti io lodoi vivi no perché vivi.
Ogni violenza compiuta sotto il solela vidie lacrime di oppressinessuno le addolcivae violenza di oppressorinessuno la frenavai morti perché morti io lodoi vivi no perché vivi.
Si vive la vita con assoluta indifferenza, e mai nessuno si domanda perché la gente muore.
La guerra… è un modo idiota per ottenere un qualcosa con una stupida scusa.
Io non ho mai veduto città che non desideri la rovina della città vicina: niuna famiglia che non voglia sterminare qualche altra famiglia. Per tutto i deboli hanno in esecrazione i potenti, innanzi ai quali s’avviliscono, e i potenti trattano quelli come le pecore, di cui si vende la lana e la carne. Un milione d’assassini arruolati, corre da una parte all’altra dell’Europa, esercitando l’omicidio e la ruberia con disciplina, per guadagnare il pane, perché non hanno più onesto mestiere; e nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l’arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.
Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno se si coltivano nel proprio animo la collera o l’odio.
Adoro l’arte della guerra, ma quella dove non escono vittime, solo persone migliori.
La pace esige una sua psicologia, un suo spirito morale, che, prima di rivolgersi agli altri, si riflette sopra colui che vuole esercitare la pace.