Quirino – Bacio
Chi dai baci è ucciso è un morto in paradiso.
Chi dai baci è ucciso è un morto in paradiso.
I giorni passano e nonostante tutto sento ancora il sapore dei tuoi baci indelebile sulle mie labbra.
Ci sono baci che non ci scorderemo mai, quelli perfetti quelli che hanno un inizio e non hanno un fine, quelli che ti lasciano senza respiro con il cuore che batte a mille, quelli che ti segnano il cuore, quelli che non guastano mai, quelli che vorresti che il tempo si fermasse per sempre: di quelli ne potrei vivere in eterno.
L’uomo ha poca memoria dell’inizio dell’età della ragione, ma spesso non ricorda l’ardore del bacio di sua madre, perché questa madre è stata avara di baci.
I baci sono l’ingresso dell’anima.
Sul ciglio della strada, quando ormai tutto stava scomparendo dietro un altro giorno, si videro per quella che reputavano fosse l’ultima volta, dopo non essere mai riusciti a chiarirsi. Erano seduti su un muretto lì vicino, mentre sapevano di doversene andare sul serio. – Sai, – dice lui – è da molto che mi porto dietro una cosa… sai… un tempo ti amavo…Lei lo guarda spaesata, poi si alza per andarsene. Lui la trattiene per la maglia. – Che succede? – chiede. – Il fatto è che-risponde lei – mi fa male sentirmi dire così, perché io non ti amavo… io ti amo…Lui la attira a se e la bacia. – Sai… io non ho mai detto che il “tempo” non fosse il “presente”.
Il nostro primo bacio fu una promessa, ci doveva tenere insieme una vita, ma non…