Rabindranath Tagore – Sogno
Nell’assopita e buia caverna della mente, i sogni fanno il nido con i frammenti caduti dalle carovane del giorno.
Nell’assopita e buia caverna della mente, i sogni fanno il nido con i frammenti caduti dalle carovane del giorno.
Il primo muscolo mosso nel risveglio, è il colpo di vento che disperde i fumi del sogno.
Durante il sogno si riescono a svolgere contemporaneamente varie mansioni, perché si è in balia dell’inconscio che non cammina, ma vola.
Non sa se sia Zhou a sognare di essere un farfalla o se sia una farfalla a sognare di essere Zhou.
La notte è protagonista dell’ignoto che è in te.
Vola libera e felice, aldilà dei compleanni, in un tempo senza fine, nel per sempre. Di tanto in tanto noi c’incontreremo, quando ci piacerà, nel bel mezzo dell’unica festa che non può mai finire.
Forse i sogni li ho ancora, forse li ho solo nascosti bene perché non siano nuovamente distrutti.