Rabindranath Tagore – Vita
Sognavo che la vita fosse gioia. Mi sono svegliato. La vita era servizio. Ho servito e nel servizio ho trovato la gioia.
Sognavo che la vita fosse gioia. Mi sono svegliato. La vita era servizio. Ho servito e nel servizio ho trovato la gioia.
Lascia che la tua vita scorra lentamente senza nessuna fretta. Tutto ciò che inizia dalla mente è destinato a finire, solo quello che inizia dal cuore durerà in eterno.
Ad alcune persone una pioggerellina appare come una tempesta, mentre per altre un uragano è la possibilità di ricominciare una nuova vita.
Puoi anche dipingere la vita, ma non la puoi scarabocchiare.
Nel mio piccolo ho sempre cercato di essere all’altezza delle cose che nella vita ero riuscita ad ottenere, gli amici, la stima di mia mamma e mio papà, l’amore di mio figlio, un ex marito straordinario che oggi è un po’ come il mio migliore amico, due mestieri nelle mani e altre piccole cose. Ho cercato nel mio piccolo sempre di essere onesta, di dire sempre la verità, essere sincera, di non ferire e non illudere, di non giocare mai con certi valori, dolori o sentimenti e malgrado la vita mi ha insegnato che non basta per ricevere altrettanto non sono cambiata. Ho cercato nel mio piccolo di restare umile, di non seguire la massa e di portare in alto e avanti me stessa così come sono, senza paure ne rancori, senza timore di mostrarmi. Non ho vergogna ne dei miei errori, ne dei miei limiti o delle mie paure… non ho paura di mettermi in gioco rischiando di nuovo di soffrire, ma una cosa che mi fa paura c’è; ed è la cattiveria e la malvagità che il mondo spesso nasconde e delle sue violenze. Ma non mi fermo comunque perché la strada che ho affrontato fino ad oggi mi fa solo essere fiera di me. Mi guardo dietro e dico: “Eccoti, guarda dove sei, come sei e dimmi se mai avresti pensato di uscirne così”! Verissimo, troppe volte mi sono detto: “Non ce la faccio” ma invece ce l’ho fatta e se ce l ho fatta fino ad oggi non ho motivi per non proseguire con la stessa forza, tenacia e sicurezza!
La fede è l’uccello che sente la luce e canta quando l’alba è ancora oscura.
Il mondo è uguale a prima ma completamente diverso.