Rachid Ouala – Società
Viviamo in una terra tristemente abitata da esseri umani, ma disabitata dall’umanità.
Viviamo in una terra tristemente abitata da esseri umani, ma disabitata dall’umanità.
La mercificazione è stata creata e plasmata per le comodità dei pochi che legiferano in loro favore, senza il rispetto dell’Uomo…
Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l’idea di proclamare questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avesse gridato ai suoi simili: “Guardatevi dall’ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!”
Quante persone incerte dubbiose, va creando la cultura del dubbio, oggi in voga.
Merita ammirazione chi ha la possibilità e investe creando posti di lavoro, così evita che le persone finiscano in povertà, piuttosto che tutti questi “Signorotti Presidenti” che sono a capo di partiti, movimenti e associazioni, sfruttando la disponibilità di chi crede di poter costruire qualcosa di importante e invece si ritrova schiavo di statuti che in sé sono delle piccole dittature. Preferisco mettermi sotto i piedi certe leggi schiaviste degli uomini piuttosto che disobbedire alle leggi di Dio e lasciarmi calpestare la dignità da coloro che non hanno rispetto nemmeno dell’ascolto delle parole di chi tra le lacrime chiede solamente i propri diritti, un lavoro, una casa, vivere.
Da un momento all’altro dovrò pur dire che non sto cercando soltanto la mia infanzia, ma addirittura l’infanzia del mondo.
Non esiste alcuna connessione tra l’idea politica della nostra classe educata e i profondi luoghi dell’immaginazione.