Raffaele Caponetto – Desiderio
Tante volte vorrei essere come te. Sarebbe a dire? Non capire un tubo.
Tante volte vorrei essere come te. Sarebbe a dire? Non capire un tubo.
Quando si ha voglia di avere vicino la persona che si ama, non ditemi che basta pensarla, sarebbe come se al mattino invece che bere il caffè bastasse l’odore.
La fantasia può essere paragonata al mezzo più economico per viaggiare, è una rotta confusa e illogica, ma al tempo stesso interessante, una strada infinita ma comunque affascinante. È inevitabile quindi, che ogni volta, io mi ci perda.
Un desiderio non è qualcosa che puoi condividere con chi si è abituato a non desiderare.
Lodare la donna per la sua bellezza, nello sguardo, nel sorriso, nelle parole, nel l’aspetto è tale la gioia, il desiderio di conservarla in uno scrigno per godere della sua immagine. Diffondere intorno la perfezione di un capriccio della natura. In essa si completa la bramosia dell’amore.
Oggi vorrei tempo, tempo per tutto e per tutti, tempo per esserci e viversi, per ascoltarsi e per parlarsi, tempo per ridere, tempo per amare senza bisogno di elemosinare.
Non voglio guardarti, voglio toccarti ed immaginarti, conoscerti con il solo tocco delle mani, sentire il guizzo dei tuoi muscoli al passaggio delle mie carezze. Occhi chiusi, labbra dischiuse, m’imprimo nella mente il sapore della tua pelle. Il tuo sapore. E lo ritroverò dentro di me nella solitudine.