Raffaele Caponetto – Felicità
La ricetta della felicità: sempre innamorato, raramente fidanzato, mai sposato.
La ricetta della felicità: sempre innamorato, raramente fidanzato, mai sposato.
Mi sono chiesta tante volte se la felicità ha un numero, un indirizzo, un cap, una residenza specifica. Mi sono chiesta se esista davvero. Mi sono chiesta se c’è un treno che ha come meta e rotta questa fantomatica parola. Come sempre, ho solo una risposta da esternare e da pronunciare a voce bassa: la felicità non è altro che seminare sorrisi in un prato dove erbacce e gramigna risiedono incontrastate senza rinunce. La felicità è fare un patto col destino, mentre desiderio e volontà si abbracciano e si amano, sotto questo cielo di mille contrasti e di acerbe contraddizioni e consapevolezze. Ecco cos’è la felicità: è amarsi incondizionatamente, è credere che qualcuno da qualche parte possa amarti davvero per quello che sei. La felicità è trovarsi sopra un precipizio, pronta a cadere ma anche pronta ad aggrapparsi alla speranza, quella speranza che ti tiene su mentre scivoli giù in quel dirupo di cattiverie. La felicità è essere pronti a mettere le ali e a volare, in qualsiasi momento, protetti indistintamente da ciò che si ha nel cuore.
Una lacrima solcava il suo splendido volto e con un fil di voce mi sussurrò: sono così felice che vorrei piangere tutte le lacrime del mondo.
I momenti di pura felicità in un rapporto sono quelli dove tu piangi e non sai il perché.
L’emozione più bella che ti sconvolge la vita, è di chi te la farà vivere.
Si spera sempre in un po’ di fortuna nella vita, ma la felicità è più importante. Perché è lei la fortuna più grande.
La vita ha una infinità di colori, dal nero più cupo ai rossi, blu e gialli più fulgidi e sfavillanti. Basta cogliere quelli giusti per avere una vita felice.