Raffaele Caponetto – Morte
Ti sei chiesto quale è il senso del tuo essere? Lascerai questo mondo dopo aver dato un contributo, di cui ci sarà traccia o sei stato una inutile meteora?
Ti sei chiesto quale è il senso del tuo essere? Lascerai questo mondo dopo aver dato un contributo, di cui ci sarà traccia o sei stato una inutile meteora?
Morte improvvisa, l’unica da temersi; ed è perciò che in casa dei potenti vi è il confessore stabile.
L’insegnamento più semplice e facile? Nascere piangendo, vivere amando e morire sorridendo.
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
Quando l’uomo colonizzerà, perché costretto ad abbandonare la Terra, un lontano pianeta nello spazio infinito; saprà quante baggianate sono state indottrinate al popolo durante il periodo terreno.
“Ricicliamo” i sentimenti, lo spirito, alleniamoci al pensiero che nessuno è indenne dalle sventure e votiamo “La Legge del Cuore”, dicendo basta alla barbarie della pena di Morte, per mano di un altro uomo… impietoso!
Com’è vero ch’io amo più l’onore del nome mio, io non temo la morte. -da “Giulio Cesare”