Raffaele Caponetto – Tristezza
Cuore nero, riso in bocca; è dolore che trabocca.
Cuore nero, riso in bocca; è dolore che trabocca.
È il vedere ciò che non si vede che mi porta a soffrire.
Sono invisibili, ma più dolorose, si insinuano nei ricordi rendendoli pungenti ti deprimono senza che nessuno ti veda, sono spine che trafiggono il cuore e ti portano indietro nel tempo: sono le cicatrici dell’anima!
Le lacrime sono la materializzazione dei nostri sentimenti e la materializzazione della nostra vitalità.
Com’è triste vedere persone voler essere le migliori invece sono la peggior razza, com’è deprimente cogliere l’invidia nei gesti insulsi di chi cerca di ferirti ma ti fa solo il solletico, com’è ridicola l’esistenza di chi pensa di essere un gradino sopra a tutti invece è caduta da un bel pezzo dallo scalino più basso, la cosa peggiore è che di tutto questo non si rendono conto e l’unica cosa che riesco a provare nei loro confronti è una pena infinita.
Non bastano cento persone a tenerti compagnia… se sei solo dentro.
Chiusi gli occhi e udii il vento e il suono dell’acqua che scorreva dolcemente, velocemente nel fiume. Mi bastò per un momento. Ma sapevo che non sarebbe durato, che questa pace sarebbe volata via come se mi venisse strappata dalle braccia, e io l’avrei inseguita, io, la più disperatamente sola tra tutte le creature di Dio, per riportarla indietro.