Raffaella Bedini – Desiderio
Vorrei essere una nuvola per guardarti tutto il giorno dall’alto, vorrei piovere e bagnarti e scivolare sulle tue labbra.
Vorrei essere una nuvola per guardarti tutto il giorno dall’alto, vorrei piovere e bagnarti e scivolare sulle tue labbra.
E fai mille giri, intorno ai desideri. Una sosta all’ombra di un’oasi. Poi di nuovo il deserto. Sotto il sole cocente, come una ferita che non sana mai. Tra beduini ospitali e ladri di Baghdad. Finito il riposo, riprendi a camminare. Più forte. Più attento. E inevitabilmente, più cinico e schivo.
Ho tutti questi vorrei e un solo ti voglio.
Vorrei tornare indietro nel tempo, ma non al periodo della mia infanzia o adolescenza, ma ancor prima, vorrei tornare nel periodo di quando ero uno spermatozoo. Altro che corsa verso l’ovulo di mia madre, stavolta starei fermo a guardare gli altri correre, magari pensando “che coglioni, corrono corrono perché non sanno cosa li aspetta”.
E mi manchi ancor di piùse il tuo sorriso è laggiùpercepisco il desideriodi capitare proprio lìcircostanza casualeo coincidenza o chissà che.
Desidero bere te, fino all’ultima goccia, mai sazia del tuo sapore intriso di quel profumo dolce ed inebriante che porta il tuo nome.
Lo stato che chiamiamo realizzazione è semplicemente essere se stessi, non conoscere o diventare qualcosa. Colui che si è realizzato… non può descrivere quello stato. Può solo esserlo.