Raffaella Frese – Figli e bambini
I figli il mio futuro. La loro felicità, la mia gioia. La loro serenità la mia pace. Il loro amore La mia felicità… i loro giorni la mia Eternità!
I figli il mio futuro. La loro felicità, la mia gioia. La loro serenità la mia pace. Il loro amore La mia felicità… i loro giorni la mia Eternità!
Sono i piccoli gesti fatti con il cuore che rendono felice una persona.
L’entusiasmo di un bambino, non c’è oro che possa comprarlo! Quando diventi vecchio il mondo ti sembra tutto uguale, qualsiasi cosa ti sembra di sapere già come andrà a finire. L’entusiasmo di un bambino, non c’è oro che possa comprarlo! Ogni cosa è nuova e c’è tutto da scoprire, la vecchiaia invece ti fa vedere tutto uguale tutto scontato e l’interesse sembra scemato. L’entusiasmo di un bambino. Non c’è oro che possa comprarlo! Corre nei prati senza motivo gioca a fare il grande senza sapere che il grande vorrebbe essere bambino ma anche quando gioca vuole controllare. L’entusiasmo di un bambino, non c’è oro che possa comprarlo! Lui vive momento per momento non sa cosa sia passato e futuro, il vecchio invece conosce il passato ma non ha più futuro. L’entusiasmo di un bambino, non c’è oro che possa comprarlo! Forse è per questo, che si nasce, forse è per questo, che si muore.
Quando uno comprende di essere figlio, è perché è diventato padre.
Tenere duro, non sempre fortifica. Fa comprendere sii su questo non si discute. Fa capire chi deve, può, o vuole far parte della tua vita! Tenere duro ci rende consapevoli delle nostre possibilità, arricchendo il nostro vocabolario d’intelletto. Ma la forza si acquista solo che dopo avere allentato la presa cadiamo per rialzarci di nuovo!
La peggiore sensazione che conosca è alzarsi di notte e mettere il piede su un trenino.
Prima di giudicare gli altri, dovremmo giudicare noi stessi “i nostri sbagli”, i nostri passi falsi, le nostre scelte sbagliate e inopportune, le nostre incapacità di dare un volto ai nostri sogni. Le nostre leggerezze di non dare una realtà ai nostri desideri. Invece come al solito ci riesce molto più semplice, dare colpe a qualcun altro, puntando il dito, giudicandone ogni passo, senza saperne niente di loro dei loro dolori, delle loro sofferenze, dei loro sforzi per conquistarsi il rispetto della vita.