Raffaella Frese – Sorriso
Li chiamano sorrisi, quei piccoli bagliori che illuminano il cuore. Io li chiamo sentimenti straordinari, che donano ricchezza a chi semplicemente si lascia condurre dalla loro luce.
Li chiamano sorrisi, quei piccoli bagliori che illuminano il cuore. Io li chiamo sentimenti straordinari, che donano ricchezza a chi semplicemente si lascia condurre dalla loro luce.
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di qual orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. “Avverto” che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa espressione comica. Il comico è appunto un “avvertimento del contrario”. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s’inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico.
Non sentiamoci sbagliate, non lo siamo. Sentiamoci diverse. “Diversamente vere”. Ecco quello che siamo veri tra un mondo di artificiosi e finti. Sai perché? Perché non abbiamo nessuna maschera, non ci serve nessuna maschera, se non quella di noi stessi.
Ci sono sorrisi che diventano opachi quando smettono di specchiarsi in certi occhi.
Perché un sorriso è il dono più bello, vedi di coltivarlo nel tuo grande castello (nell’animo).
Non giudicare mai le persone dall’aspetto fisico, da ciò che indossano, da ciò che vedi. Impara che l’abito non fa il monaco, e non tutto quello che luccica è di valore. Impara a guardare davvero chi hai di fronte, senza farti ingannare dall’apparenza. Una persona dura può essere docile nel cuore, forse ha elevato muri di cemento perché ferita troppe volte. Non sempre chi è bello fuori è bello anche dentro. Sono tante le combinazioni. Dietro corazze potrai trovare piume e dietro piume potrai trovare corazze erte. Comprendi, ma la cosa più importante è ascoltare e leggere l’anima guardando oltre.
Io non voglio solo spalle su cui piangere, voglio spalle su cui ridere.