Raffaella Frese – Stati d’Animo
Non possiamo piacere a tutti, l’importante è piacere a noi stessi! Questo è l’importante. Il resto è un problema che non ci appartiene.
Non possiamo piacere a tutti, l’importante è piacere a noi stessi! Questo è l’importante. Il resto è un problema che non ci appartiene.
Sono una creatura insulsa, senza sapore e senza voglie, in un mondo in cui tutti aspirano a più di quello che hanno.
Giuro che stavolta non lo so cosa ho combinato. Ma sicuramente è colpa mia. Come sempre.
Le persone lontane sono più vicine di quanto tu possa immaginare.
Voglio ricordarvi fino a alla fine, nel profumo dei guanti bagnati di neve, nel rumore dei passi sul pavimento e nei ricami antichi di questa coperta in cui forse mi avete cullato. Ve ne siete andati tutti prima di me e mi mancate tanto.
Se mai dovessi parlare di amore e di stelle, uccidetemi.
Sangue e polvere, silenzio e macerie, vittime e speranze. Io sono il veterano delle mie guerre interiori.
Sono una creatura insulsa, senza sapore e senza voglie, in un mondo in cui tutti aspirano a più di quello che hanno.
Giuro che stavolta non lo so cosa ho combinato. Ma sicuramente è colpa mia. Come sempre.
Le persone lontane sono più vicine di quanto tu possa immaginare.
Voglio ricordarvi fino a alla fine, nel profumo dei guanti bagnati di neve, nel rumore dei passi sul pavimento e nei ricami antichi di questa coperta in cui forse mi avete cullato. Ve ne siete andati tutti prima di me e mi mancate tanto.
Se mai dovessi parlare di amore e di stelle, uccidetemi.
Sangue e polvere, silenzio e macerie, vittime e speranze. Io sono il veterano delle mie guerre interiori.
Sono una creatura insulsa, senza sapore e senza voglie, in un mondo in cui tutti aspirano a più di quello che hanno.
Giuro che stavolta non lo so cosa ho combinato. Ma sicuramente è colpa mia. Come sempre.
Le persone lontane sono più vicine di quanto tu possa immaginare.
Voglio ricordarvi fino a alla fine, nel profumo dei guanti bagnati di neve, nel rumore dei passi sul pavimento e nei ricami antichi di questa coperta in cui forse mi avete cullato. Ve ne siete andati tutti prima di me e mi mancate tanto.
Se mai dovessi parlare di amore e di stelle, uccidetemi.
Sangue e polvere, silenzio e macerie, vittime e speranze. Io sono il veterano delle mie guerre interiori.