Raffaella La Mura – Tristezza
Ho eliminato dalla mia stanza, dalla mia macchina, dal mio ufficio tutto ciò che poteva ricordarmi te, peccato che non possa sostituire il mio cuore.
Ho eliminato dalla mia stanza, dalla mia macchina, dal mio ufficio tutto ciò che poteva ricordarmi te, peccato che non possa sostituire il mio cuore.
Si scrive: “Ho creduto in te” e si pronuncia “Mi hai deluso”.
Ho pensato che se uscivo, forse la pioggia avrebbe lavato via un po’ di questa tristezza. Ma ogni goccia che colpisce la mia faccia mi deprime.
Cumuli di cenere su un amore mai appagato. Fiumi di lacrime a solcarne il ricordo.
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto.
Io da sempre le regalo un fiore, al contrario lei da sempre mi regala un sasso, tutto senza chiasso.
Quando siamo solo un involucro “apparente” che ricopre la persona fallita che realmente siamo, diventiamo automaticamente lo specchio delle colpe, delle ingiurie e della cattiveria che scagliamo contro gli altri solo per sentirci migliori.