Raffaella La Mura – Tristezza
Non capisco come sia possibile, sono proprio le persone che ci stanno più vicino che non ci capiscono, non riescono a vedere oltre la nostra armatura che serve solo per attutire gli urti troppo forti.
Non capisco come sia possibile, sono proprio le persone che ci stanno più vicino che non ci capiscono, non riescono a vedere oltre la nostra armatura che serve solo per attutire gli urti troppo forti.
Lo stordimento del distacco era passato, ma il dolore mi colpiva all’improvviso, piegandomi in due e torturandomi il corpo di singhiozzi. “Dove sei?” Gridavo nella mia testa. “Dove sei andato?”. Ovviamente, non ebbi mai risposta.
Più non vuoi vedere e più sei costretto a farlo, gli occhi purtroppo trasmettono al cuore anche le cose più brutte e alle volte vedere significa soffrire.
Non ho mai affrontato l’amore nel verso giusto, e scappando sempre, mi ritrovo qui, ora, senza te.
Vorrei che Dio spegnesse oggi la fiamma della mia vita, l’amore che alimentava quella fiamma non c’è più, non ha senso tenerla accesa se non produce più calore.
Era tutto lì, scritto a chiare lettere nei suoi occhi. Solo che finora aveva incontrato solo persone che quegli occhi non li avevano mai saputi leggere.
Essere triste per un amore finito,essere triste per averti perso per sempre,essere triste del buio che ha invaso il mio cuore,essere triste di non rivedere i tuoi occhi,eri te la mia luce, eri te il mio faro che mi guidavaverso la felicità. Purtroppo la vita è questa… momentidi gioia e momenti di dolore, ti auguro per te tantimomenti di gioia.