Raffaella La Mura – Tristezza
Se capissi davvero non faresti tante domande, non vorresti tante risposte, mi stringeresti e senza guardarmi negli occhi ascolteresti il mio pianto.
Se capissi davvero non faresti tante domande, non vorresti tante risposte, mi stringeresti e senza guardarmi negli occhi ascolteresti il mio pianto.
Di mille promesse infrante non resta che il silenzio, e tante scaglie con cui, passo dopo passo, ferirsi i piedi.
Un sorriso non è vero quanto una lacrima…
Amava il suo dolore poiché vi erano ancora barlumi di felicità in quei cadenti ricordi.
Non è la solitudine che fa star male, ma il sentirsi abbandonati!
È semplice; non l’avrei mai più incontrato. Non sapevo cos’era peggio: incontrarlo, o non rincontrarlo mai più.
Quelle scuse che tanto ho bramato, desiderato, voluto con tutta me stessa ora che sei venuto a pormele tra le braccia non hanno più senso… inutili le tue parole, insignificante la tua presenza, maledetto il tuo sorriso… torna nel tuo inferno di luce morta… io sono viva.