Dio gioca di sponda a biliardo. Ci aspettiamo sempre un tiro diritto, e quando la palla colpisce la sponda senza aver fatto neppure un punto, ci allontaniamo dalla sala sconsolati e tristi ancor prima che la sfera abbia finito per intero tutto il suo tragitto.
Da come si è evoluta questa società sembrerebbe che Dio si sia suicidato con la comparsa dell’uomo, consapevole del danno che avrebbe causato.
Tutto è pieno di dèi.
La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove.
Nei cinema parrocchiali i film devono avere un cast castissimo.
Chi teme la misericordia di Dio è solo chi legge nel cuore il dispiacere di aver ferito un altro figlio di Dio. Chi si sente in colpa verso qualcuno sa di aver l’anima macchiata di ingiustizia e vive nel peccato. Io ho un solo dispiacere: non aver fatto abbastanza per chi aveva bisogno.
Un’opera d’arte è un tentativo, ben riuscito, di dialogo con l’Assoluto.