Nello Maruca – Religione
Se le illusioni della vita dovessero portarci allo stremo, unica speranza il ramoscello della fede.
Se le illusioni della vita dovessero portarci allo stremo, unica speranza il ramoscello della fede.
Ciò che più desidero? La pace. Ciò che più mi appaga? Un sorriso vero. Ciò che più vorrei per i miei cari? La salute. Ciò che più temo? Il futuro. Ciò che più apprezzo? La sincerità. Ciò che più detesto? L’ipocrisia. Ciò che più riscontro? L’indifferenza. Ciò che più non comprendo? La superficialità. Ciò che più non perdono? La violenza sui bambini. Ciò che più vorrei si ricordasse di me? La differenza. Ciò che più prego? La salute delle persone. Ciò che più spero Lui possa perdonarmi? Non aver perdonato abbastanza. Ciò che più vorrei per me? Riuscire a fare la Sua volontà.
Chissà se a Dio dispiacciono di più le bestemmie di tanti poveri cristi o le opere di tanti signori.
Forse Dio c’è, forse è troppo distratto dalle futili preghiere che dispensiamo egoisticamente per noi stessi. Forse sbaglio ad avere tanti dubbi, a farmi tante domande, forse non so pregare, forse non sappiamo pregare, forse non sappiamo ringraziare e non sappiamo cogliere l’avuto. Forse abbiamo solo un fottuto bisogno di crederci.
Forse sono fatta male io, forse do troppo peso al dolore e poco ai momenti eclatanti che compongono la vita. Forse sono “troppo piccola e ignorante” per comprendere alcuni destini, ma non riesco a vedere nulla di miracoloso e magico in quei bimbi massacrati dalla guerra. In quel bambino violentato e ucciso, colpa dell’uomo? Sicuramente. Ma perché quei “figli”? Perché non i nostri? Non è forse destino questo? Ci sono madri che continuano a chiamare, a gridare, a urlare a squarcia gola un nome che non c’è più, mentre altre abbracciano con un sorriso il proprio figlio. Davanti a questi eventi, mi riesce difficile “comprendere” il miracolo di un disegno”.
In Persia, le sue uniche altre uscite avevano portato la donna inglese a un teatro coperto dove si mettevano in scena solo rappresentazioni religiose. Durante il primo inverno aveva assistito a una di queste storie sacre. Alcuni cammelli fungevano da cavalleria per le schiere celesti, un ragazzo coperto da un velo faceva la parte di una fanciulla morente, e l’arcangelo Gabriele sembrava un cortigiano, tutto coperto di lustrini com’era. Ma guardando quello spettacolo pacchiano dalla galleria soffocante proprio sopra il palcoscenico aveva provato una sensazione curiosa: era stato come entrare nel sogno di qualcun altro. I simboli appartenevano a una religione diversa, la la trama era perfettamente familiare. I personaggi erano sconosciuti, ma la storia era la stessa. Era la vecchia storia di sacrificio e risurrezione, l’infinita storia d’amore del mondo.
Siate anche voi simili alle lampade! Fate brillare la vostra luce nella nostra società, nella politica, nel mondo dell’economia, nel mondo della cultura e della ricerca. Anche se è solo un piccolo lume in mezzo a tanti fuochi fatui, esso tuttavia riceve la sua forza e il suo splendore dalla Grande Stella del mattino, il Cristo Risorto, la cui luce brilla, vuole brillare attraverso noi, e non tramonterà mai.
Io credo che ci sia un Dio in grado di appoggiarci per ogni cosa o ogni buon proposito che siamo intenzionati a compiere. Vale anche per gli atei, coloro che si rifiutano di credere che potrebbero avere un “gioiello” in tasca prima di averci mai messo le mani dentro. Se speriamo nella Pace è perché davvero speriamo in qualcosa di buono, in qualcosa di potente, non c’è niente su questa terra che sia più grande della Pace. Se crediamo nella Pace è perché speriamo in qualcosa di migliore, in qualcosa di pazzesco e le colline diverranno montagne e le pozzanghere mare.
Se un frutto acerbo vale tutte le tue follie e nostro Padre ancora non ha perdonato neppure il pianto di un bambino eviterà la sconfitta.
Dio è irragione, in quanto tale noi esseri ragionevoli non riusciamo a comprenderlo.
Tutti ti dicono che ti meriti di meglio, ma nessuno ha intenzione di dartelo. Il mio meglio rimani solo tu Signore!
La mia vita è fedeltà alla mia fede.
Parole su parole odio su odio sfortuna su sfortuna. Dio ci sei?
La vita non finisce, ma si rinnova ciclicamente all’infinito.
Siamo dei semplici strumenti nelle mani di Dio. Lasciamoci “usare” da Lui, ne uscirà una bella opera!
Se volete vedere il volto di Dio, basta che guardiate un bambino.
Il diavolo è il padre della menzogna. Dice la verità solo quando ti accusa dinanzi a Dio per il tuo peccato.