Michele Gentile – Religione
Troppi Capi e teste chine, la Poesia in esilio. Come salverai la tua prole? A chi dovrai porgere le tue scuse? “
Troppi Capi e teste chine, la Poesia in esilio. Come salverai la tua prole? A chi dovrai porgere le tue scuse? “
Non servono soldi per arricchire lo spirito di un’altra persona. Regala un sorriso, un saluto, un gesto di pace. Amiamo come Gesù ci ama!
Chi si approfitta, maltratta e abusa delle creature di Dio, presto o tardi è destinato a pagarla cara; tutto il male che si fa torna sempre! Dio c’è!
C’è traccia di Dio ovunque; Osservo la natura, i colori, un fiore che nutre una farfalla, vangeli dalle immagini sublimi!
I suoi tempi, non sono i nostri tempi. Quante volte nelle difficoltà, nei momenti critici, diciamo frasi come: “ma Dio dov’è”, oppure “se Dio esistesse non l’avrebbe permesso”, o addirittura “Dio non c’è!”. Invece, in questi momenti occorre la massima attenzione, e provare a comprendere quale grande Mistero si celi dietro questo suo apparente silenzio. Non pretendiamo, non diamogli ordini, e ci meraviglierà; perché non sbaglia mai. Ha sempre i tempi giusti, Lui!
Ti ringraziamo signore, perché il cibo che nutre il nostro cuor è la semina del tuo amor.
È il processo della manifestazione universale: tutto ha origine dall’unità e all’unità ritorna; nell’intervallo si produce la dualità, divisione o differenziazione da cui risulta la fase dell’esistenza manifesta. L’ordine appare solo se ci si eleva al di sopra della molteplicità, si smette di considerare ogni cosa isolatamente e “distintamente”, per contemplare tutte le cose nell’unità. La “grande guerra santa” è la lotta dell’uomo contro i nemici che egli ha in se stesso, vale a dire contro tutti gli elementi che, in lui, si oppongono all’ordine e all’unità.
Chiama ogni Dio chiamalo come vuoi il tuo Dio chiamalo Dio tuo, ma che sicuramente è come il mio.
Tutti i nostri atti di pietà, compiuti con cuore di cenere, non sono già cenere anch’essi? Più cenere degli atti sensuali là nel fiume, che trepidano di vita e si propagano come cerchi nell’acqua.
Dedicata a quei bambini che non assaporano la vita, che non sanno cosa sia il Natale, che non vivono la pace della Pasqua, dedicata a quegli angeli che non si nutrono quando hanno fame e si dissetano quando trovano l’acqua. Dedicata a voi, prede di mosche e zanzare, vittime dell’indifferenza umana, che benché maltrattati, mal nutriti, portare nel cuore vivo il significato forte dell’amore di Dio. Siete l’esempio per il mondo intero.
Non dire a Dio quando sono grandi i tuoi problemi; dì ai tuoi problemi quando è grande Dio!
Rispondi, uomo di Keriot. A chi appartieni? Io sono il principe del mondo, lui è l’uomo dei dolori. E tu, Giuda, chi sei? Hai nascosto il tuo destino, hai soffocato il desiderio come fosse un accessorio disdicevole. Hai rinnegato la fame e ciò che sei realmente. Guarda le tue mani. Sono bianche e linde come quelle di un neonato, ma ancora odorano di sangue. Il sangue delle inutili vite che hai stroncato.
China la testa solo dinnanzi al volere di Dio. Nessun altro al mondo merita tanto.
Da quando conosco l’amore di Gesù Cristo la vita ha un vero senso!
Lasciami stare ho un anima pulita. Lasciami stare ho un cuore sincero. Lasciami stare non puoi sporcare un anima che in essa c’è la forza di Dio.
Non vi è domanda senza risposta; nel dubbio dite Dio e la risposta è grande.
Se il primo ladrone sulla croce disse a Gesù: “Ricordati di me quando sarai in Paradiso”, probabilmente il secondo mai pentito gli disse: “Ricordati di me quando sarò all’inferno”!