Hermann Hesse – Religione
Che la religione, o il suo surrogato, sia ciò che profondamente ci manca, non mi è mai risultato così amaramente chiaro come fra i popoli dell’Asia.
Che la religione, o il suo surrogato, sia ciò che profondamente ci manca, non mi è mai risultato così amaramente chiaro come fra i popoli dell’Asia.
Dio è la luce.
Io amo e stimo Gesù, ma non sono cristiano. Lo diventerei se solo vedessi un cristiano comportarsi come lui.
Per i cristiani trovarsi di fronte a una cosa incredibile è una bella occasione per credere.
Dio è coscienza. È persino l’ateismo dell’ateo.
Un clero celibe è un’idea particolarmente buona, perché tende a sopprimere ogni inclinazione ereditaria verso il fanatismo.
Forse doveva accadere questo, e io ho sbagliato. Se l’angelo è decaduto c’è sicuramente un motivo, ma quale? Sarà la nuova controversia di Satana: Dio agisce secondo giustizia, o dove i suoi possono guadagnarci di più?
Invece di sottolineare la “persecuzione” dei cristiani, si dovrebbe vedere cosa hanno fatto e fanno ai non cristiani.
Io allora ho proclamato i morti ormai trapassati più beati dei vivi ancora in vita e più beato di entrambi chi non esiste ancora e non ha ancora visto il male perpetrato sotto il sole.
Il miracolo è destinato ad essere creduto da coloro che hanno avuto il dono della fede. E a non esserlo, da coloro che questo dono non l’hanno avuto.
Cristo non capiva le donne!
Credo nell’assoluta unicità di Dio e, perciò, anche dell’umanità. Che importa se abbiamo molti corpi? L’anima è una sola. La rifrazione moltiplica i raggi del sole, ma la sorgente è la stessa.
Dio non ci dimentica mai; siamo noi che dimentichiamo Lui.
Non dobbiamo fare nulla per piacere o non piacere agli uomini, ma unicamente a Dio.
Quando Gesù picchia alla porta della nostra casa, apriamogli e diamogli il benvenuto.
Nella vita spirituale più si corre e meno si sente la fatica.
Dio? Un’invenzione dell’uomo evuluto che continua ad evolversi in base alle esigenze.