Renato Zero – Televisione
Una televisone spenta, è un serpente a sonagli, che non nuoce più.
Una televisone spenta, è un serpente a sonagli, che non nuoce più.
Sebbene non sia nuova al lavoro cinematografico, Audrey Hepburn, l’attrice britannica che è stata la protagonista per la prima volta come la Principessa Anna, è una sottile, elfica, malinconica bellezza, al tempo stesso regale e infantile nel suo profondo apprezzare i semplici piaceri e l’amore. Benché sorrida coraggiosamente alla fine della storia, rimane una figura solitaria e penosa che deve affrontare un futuro soffocante.
Puoi dire la più insignifacante minchiata, ma se la dici in televisione sei un figo.
La televisione educativa dovrebbe essere abolita nel modo più assoluto. Vostro figlio proverà una comprensibile delusione scoprendo che le lettere dell’alfabeto non saltano fuori dai libri e non si mettono a danzare in tutù azzurro.
Dopo anni di televisione passiva, si sta assistendo all’esplosione dell’individualità attraverso i social network.
Le televisioni esercitano in questo periodo un vero e propio terrorismo psicologico alle masse. C’è una regia occulta e satanica, un disegno ben predefinito da raggiungere, vogliono portarci civilmente alla povertà, senza che nessuno possa gridare al falso!
Sono entrati a casa nostra e ci hanno installato una finestra sull’inferno da cui si vede il paradiso.