Renzo Mazzetti – Filosofia
Dalle contraddizioni il frutto di nuove verità.
Dalle contraddizioni il frutto di nuove verità.
Cerchiamo sempre di trovare risposte a domande che non esistono.
Adoro filosofeggiare sul senso della vita, su quel che potrebbe esser l’uomo nell’ambito dell’universo, sulla nostra presunta intelligenza.Analizzandomi all’eccesso dell’iperbole confesso a me stesso che questa è una voglia atavica del mio ‘es’ma anche un più terreno sogno d’esser ascoltato per poter non fare un cazzo…come i veri filosofi.Mi sento comunque “bene” e “meglio” di chi per non fare un cazzo ha inventato religione e politica.
La parola per dire “amore” in realtà non c’è.
La speranza è l’ultima a morire, ma a volte muore anche quella, e se questo accade è motivo di grande tristezza.Perché noi speriamo sempre, anche quando ci vorrebbe un miracolo… ma ci sono situazioni in cui ci vengono chiuse le porte in faccia per così tante volte che alla fine, malgrado ciò che speriamo, arriva la rassegnazione.In quel momento, oltre ad essere tristi per la nostra delusione, siamo tristi e proviamo pena anche per chi ci ha sbattuto la porta in faccia, perché non ha compreso quanto di buono avremmo potuto dargli e quindi cosa ha perduto.
Il dolore nasce nell’ignoranza dell’impermanenza, l’ignoranza che tutto è impermanente, il desiderio di possesso ne è il frutto. Il fluire dell’esistenza, dell’universo, non può sottrarmi alcunché, se non lo posseggo.
L’uomo, la scienza cercano il nulla e non lo trovano. Io sento che siamo immersi in un immenso denso di tutto. Il nulla potrebbe essere il confine temporale in cui l’immenso sparisce.