Alexandre Cuissardes – Ricchezza & Povertà
Visto come continuano ad andare le cose forse questo paese più che di un governo tecnico ha bisogno di una dittatura tecnica.
Visto come continuano ad andare le cose forse questo paese più che di un governo tecnico ha bisogno di una dittatura tecnica.
… E pace in terra agli uomini di buona volontà…ma con quelli che non ce l’hanno la buona volontà come la mettiamo?
Se un cieco conduce un altro cieco cadono ambedue in un fosso. V 39, cfr mt 15,14, Tommaso.Gesù l’ha detto ma qualcuno sia nella chiesa che fra i governanti non lo ha ancora capito.
Sentiamo dire che “il re è nudo”,qualche volta,sappiamo che il poveraccio è in mutande,sempre.
Nei locali di Saint Tropez e in altri locali, sparsi per il mondo, per i cosidetti “vip”, una bottiglia di champagne arriva a costare anche cinquantamila euro e c’è gente che ne beve decine in una sera. Questo accade mentre due terzi dell’umanità muore di fame e di sete. Io spero che esista un Dio e spero che sia incazzato come me!
Con la lira eravamo poveri ma belli… con l’euro siamo belli ma poveri.
Una domanda sommessa: chi ha avuto problemi e non può accedere ai servizi bancari deve tornare allo scambio?
La primaria necessità del povero è pensare alla sopravvivenza del corpo. La primaria necessità del ricco è pensare alla sopravvivenza dell’anima.
Come il ricco che ha tratto avarizia nella sua vita senza averla vissuta, così non l’ha goduta chi non ha mai donato un piccolo gesto d’amore.
Quando si ha poco si tiene cura al tutto. Quando tutto si ha tutto si disprezza.
Chi è in grado di sostenere una giusta causa senza preoccuparsi delle conseguenze e sacrifica se stesso può essere chiamato uomo; chi non ha sete di giustizia, chi non decide da che parte stare e rinuncia, non è degno di essere chiamato uomo, rappresenta solo un numero su questo porco mondo.
È meglio avere poco e stare bene con se stessi, che avere tanto e sentirsi frustrati.
Ho imparato che chi ha potere vuole ancora potere e chi ha nulla cerca di non cadere.
La ricchezza non sempre dà la felicità, ma la felicità fà sentire ricchi…
Nel terzo mondo non hanno niente e non si lamentano mai. Probabilmente non si lamentano mai perché, non avendo niente, non c’è niente di cui lamentarsi.Allora noi perché ci lamentiamo sempre? Sarà, forse, perché abbiamo troppo?
Se volete diventare ricchi in Italia… cominciate a diventare nullatenenti.
Forse la ricchezza non dà la felicitàma sicuramente la miseria rende molto tristi.