Milly Galati – Ricchezza & Povertà
Non ho niente, forse sarò pezzente, ma mi sento ricco dentro.
Non ho niente, forse sarò pezzente, ma mi sento ricco dentro.
Forse sarebbe stato meglio nascere con l’istinto di vivere grazie alle cose materiali, per esempio, se tutto quello di cui avessi bisogno si nascondesse dietro un’oggetto, mi basterebbe che esso sia sempre con me e sarei sempre a casa, sbaglio? Invece qualcuno ha voluto che nascessi con l’istinto di sfamare la mia pancia di sensazioni. La natura affascina, come i posti, come gli atteggiamenti delle persone, come il cielo, come il vento, come la pioggia, come il buio alle cinque del pomeriggio o come il sole alle nove di sera, ognuno di questi fattori porta ad una sensazione, ma io in particolare per essere di buon umore ho sempre bisogno di qualche sensazione che mi trasmetta una determinata cosa, mettiamo che adesso come adesso mi manca il fascino dell’inverno solitario, il caldo in casa che mi ricorda molto affetto, il buio del primo pomeriggio che trasmette un po di malinconia? Come faccio a sentirmi bene? Non posso provare nessuna di queste cose, allora si campa di rendita, aspettando l’inverno. E quando arriverà l’inverno ti mancherà l’atmosfera estiva dove la natura stessa ti circonda facendoti sentire per la prima volta in tutto l’anno legato alla terra come mai prima, allora si continuerà a campare di rendita e sarà difficile sentirsi a casa sempre. Come si uccide la malinconia?
I poveri non sono coloro che hanno poco. I poveri sono coloro che hanno bisogno di molto.
L’uomo tratta il mondo come se fosse suo. Dimenticando che è solo di passaggio; e che giunto il tempo nel quale si dipartirà non ci sarà nulla che porterà con se.
La distinzione più evidente tra gli uomini è quella tra ricchi e poveri.
Il vero signore non sbatte mai la propria ricchezza in faccia agli altri, un arricchito sì!
I ricchi sono diventati così antisociali che preferirebbero gettare in mare i loro beni piuttosto che cederne una parte ai poveri, i quali dal canto loro hanno più odio per la ricchezza altrui che compassione per le proprie ristrettezze.
Da quando c’è l’Euro la gente non ha più una lira.
… ricordatevi che i poveri “vivono” senza i ricchi, ma i ricchi senza i poveri sono “morti”…
Quello che è vero è che l’onestà è incompatibile con l’accumulo di una grossa fortuna.
Il povero fu felice…Il ricco infelice…
Ciò che par scontato,vale piùdi quel che par costoso.
Con i soldi sperperati dal Vaticano per scegliere e eleggere un nuovo papa, si potrebbe dare da mangiare a tantissime persone che muoiono di fame ogni giorno. A questo punto non ci resta altro che augurarci che il nuovo Papa sia davvero degno di essere chiamato “Francesco”, sinonimo di umiltà, semplicità e carità al servizio dei più poveri, deboli e indifesi.
Non può essere altruista con i sentimenti colui che è ingeneroso con il portamonete.
Spesso si preferisce rendere la propria vita, un contenitore di superficialità, rimanendo indifferenti alle sofferenze altrui.
Il dare rende ricco l’avere.
Nessuna faretra vuota torna utile all’arciere, tranne quella del bene svuotatasi per giusti motivi.