Rita Lombardi – Anima
Sputare veleno servirebbe solo ad annerire di più la tua anima dannata.
Sputare veleno servirebbe solo ad annerire di più la tua anima dannata.
Lascia sfumare i confini, ed entra ed esci. Non consegnare al dolore le redini della tua vita. Alla fonte, accoccolata, purifica di lacrime e lamenti e nutri la tua rinascita nel celeste del cielo.
Quando si arriva ad avere la saggezza di ascoltare la propria anima, la vita potrebbe assumere un altro sapore.
Una volta egli le disse: “Tu sei come me, sei diversa dalla maggior parte delle altre persone. Tu sei Kamala, e nient’altro, e in te c’è silenzio, un riparo dove puoi rifugiarti in ogni momento e rimanervi a tuo agio; anche a me succede così. Ma poche persone posseggono questa dote, sebbene tutti potrebbero averla.”(Tratto da “Siddharta”)
Leggere le pagine vuote dell’anima fa di te la parte mancante di me!
Tutti i malefici del mondo non bastano a trasformare il disegno di Dio da oscenità e male, a bene e virtù. Salvare i propri servi dalle loro azioni vili non ha senso, come non ne ha avuto commissionare lo stesso assassinio come avvenne per Ida Dalser, perché il fascio del Cristo, discendende di Re Davide, non abbia più ostacoli, per prendere il destino di quello che si uccide, mangiandone il bene per la conquista e la rovina di tutto, rovina perché solo l’apparenza può cambiare, ma non la natura. Nella tristezza di quello che passa e più non torna, si possono solo vedere macerie e morte, tra le mura splendenti e poderose, un regno esteriormente saldo, ma c’è una diafana sostanza appena sotto l’apparenza vigorosa, e vani canti verso il cielo si odono nella culla della morte, “conquista”, “conversione” dicono gli angeli alle stelle, che tremanti o divertite si nascondono, forse nel luogo oltre la notte conosciuto solo a loro. Sotto, un mondo ormai sconfitto, moltiplicato con la macellazione, piegato all’insania, ingordigia e invidia di Dio e gli apostoli del figlio: la nuova terra dei guardiani celesti.
La speranza, la forza e la fede, devono essere sempre vive in noi. Esse rappresentano…