Robert Louis Stevenson – Libri
Un vigliacco non è, nel migliore dei casi, che uno schiavo.
Un vigliacco non è, nel migliore dei casi, che uno schiavo.
Arriva il triste momento quando non c’è più spazio nella libreria e inizi a scrutarli uno per uno, valutando quale libro togliere per riporlo nel buio di qualche scatolone da dimenticare in garage. E loro ti guardano, con quello sguardo che implora pietà, quasi a volerti dire: “e se ci stringessimo un po’?”
Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande letteratura, se ne vuole sempre di più.
Aveva senso proseguire? Lì non c’era niente. Nient’altro dei ricordi che avrei potuto rievocare a piacimento, se fossi stata capace di sopportare il dolore che scatenavano. Fui sorpresa da una sensazione che mi congelò. Quel luogo non aveva niente di speciale senza di lui. Benché non avessi aspettative precise, sentivo che nel prato non c’era atmosfera, non c’era niente, era un luogo come un altro. Come negli incubi.
I lettori sono i miei vampiri.
Ci sono persone così. Persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.
Il racconto è il romanzo di un pigro.