Roberto Benigni – Carità
Vorrei tanto essere un clown perchè è l’espressione più alta del benefattore.
Vorrei tanto essere un clown perchè è l’espressione più alta del benefattore.
Il poco è il tutto per chi non tiene niente!
L’uomo che offre la sua carità compie il migliore atto di dignità.
Il mio desiderio è rendere felice chi non lo è. La mia speranza è sentire il mio cuore colmo di emozione. E quando so di aver fatto le cose giuste, dirette al cuore, di aver dato prima di ricevere, non posso essere che soddisfatto e felice.
Aiuto mio fratello oggi, che ha avuto una giornata difficile, che un terremoto gli ha strappato le radici, la famiglia, la casa, e gli ha lasciato il cuore gonfio di dolore. Aiuto mia sorella oggi, che è al capezzale della sua bimba malata, non ha lacrime da versare, stringe i pugni e sorride alla sua piccola, con amore le sorride. Aiuto i miei figli oggi, li ascolto e prego di essere domani ancora al loro fianco per sostenerli durante le prove quotidiane, dargli la forza di stringere i pugni, di alzarsi e ricostruire, vicino o lontano, ovunque essi siano.
Il bene lo si fa a fatti e non a parole. E lo si fa non togliendo il proprio superfluo per darlo ai più bisognosi; ma annullando se stessi per poter dare sollievo a chi sta peggio di noi. Questo è fare del bene veramente.
L’ipocrisia è legger poesia, ed evitare un mendicante per la via.