Roberto D’Agostino – Stati d’Animo
Io sono ciò che non ero ieri, e domani sarò ciò che non sono stato oggi.
Io sono ciò che non ero ieri, e domani sarò ciò che non sono stato oggi.
Pensieri stabili come prigioni dalle quali evadere, nelle quali l’ora d’aria ti toglie l’aria. Non v’è via di fuga da un’ossessione se non la sua sublimazione.
A volte hai bisogno di lasciare andar via le cose.
Quando ti lasci dietro quella porta, la tentazione di lasciarla socchiusa è forte, quel desiderio di un ritorno travestito di masochismo e ingenuità, quello spiraglio di luce, così minuscolo, ti lacera i pensieri, li contorce e li umilia. Ho capito che quando ti volti a guardarla, devi trovare il coraggio di spingerla un po’ più in là, gettare la chiave nei solchi del passato e iniziare a camminare, senza paure, claudicante ma fiero, senza meta.
Nell’infinità degli spazi l’essere libera la sua essenza.
Ho imparato da incontri di cosiddetti amici quanto è diffusa l’ingratitudine per molti è un modo d’essere forse perché dire un grazie provoca loro un fastidio, pensano forse di passare per deboli… allora sono felice d’esser debole perché mai e poi mai rinuncerò a dire grazie.
Girovagando per il mondo ho trovato me. Il problema è che mi sono resa conto di aver dimenticato la borraccia dell’acqua in questo deserto.