Roberto D’Agostino – Stati d’Animo
Resta l’amaro in bocca quando cadono i castelli che si creano sulle basi della vanità.
Resta l’amaro in bocca quando cadono i castelli che si creano sulle basi della vanità.
Sono le emozioni che nel bene o nel male scandiscono il nostro tempo.
Amo la vita anche se non l’ho vissuta come avrei voluto. Resta il dono più prezioso che ho ricevuto.
C’è chi è profondo come l’oceano e chi è profondo come una pozzanghera.
Non ho memoria di quello che ho fatto, per meritare l’esilio in questo mondo.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Non è sempre l’entità della tempesta a spossarci. A volte ciò che ci prostra realmente è accorgersi sì di essere naufragati… ma nella più totale delle solitudini.